sabato 5 aprile 2008

L'economist su Berlusconi

3 aprile 2008, nuovo articolo sull'Economist (sito:www.economist.com) riguardo le elezioni in italia, con questo titolo:


Italy's election: "A Leopard, spot unchanged"

"Silvio Berlusconi has failed to show that he is any more worthy of leading Italy today than he was in the past"

Berluconi è ancora indegno di governare l'italia, oggi come prima. e se vince le elezioni per il 62esimo governo nell'italia dalla guerra mondiale, non c'e' nessuna ragione di credere che sia in qualche modo meglio del 53esimo, del 59esimo e del 60esimo, in cui ha già fatto vedere come si faceva gli affari suoi, di suo fratello e dei suoi amici, depenalizzandosi i reati che aveva commesso e aumentando il suo monopolio sulla tv pubblica, per cui l'italia è sotto inchiesta dall'unione europea.

Pure L'economist, ultracapitalista, consiglia di votare Veltroni se si vuole sperare in qualche cambiamento o miglioramento delle condizioni pietose di questo paese.


edit: berlusconi ha vinto, viva Bossi, viva Berlusconi, se l'italia ha preferito Bossi a Veltroni e ha anche cancellato la sinistra, non c'e' nessun motivo ne di rispettare il partito democratico (eccetto per il fatto di aver semplificato la giungla di partitini), ne tantomeno di rispettare la sinistra.
Ieri Liberazione ha scritto che forse Berlusconi per paura della lega potrebbe fare un governo di grandi intese con berlusconi. Ora tutto mi è chiaro, la sinistra si è completamente appiattita sulle posizioni di un comico, beppe grillo e ha scelto di non andare a votare e di criticare il veltrusconismo, nel quale è così convinta che pure vedendo i risultati delle elezioni si mette a fantasticare.
Qualche canna in meno non sarebe male per tanta sinistra, che ormai la realtà la vede solo attraverso la tv, sempre che il fumo non impedisca anche la visione di questo inutile elettrodomestico.

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