Calderoli e l'islam nel 2008

Negli anni scorsi la saggezza dell'esponente della Lega si era già manifestata, dalla sua legge elettorale, che lui stesso ha orgogliosamente definito "una porcata" agli insulti all'islam, che probabilmente facevano parte di una "evoluzione" dei temi cari alle Lega nord: dall'indipendenza della padania e dalla liberazione dai soprusi romani, tra cui anche la chiesa cattolica non era vista in buona luce (quindi cerimonie celebrate da druidi celtici padani, preghiere al dio Pò e quantaltro) si è finalmente passati all'orgoglio cattolico e al "noi" contro "loro", che riecheggia la filosofia politica di Karl Schmidt, quindi civiltà cattolica unita, dai napoletani che credono ai prodigi di san gennaro agli altoatesini dello jodel, tutti uniti contro chi non mangia carne di porco! e quando è la carne di maiale entra in gioco, il leghista certo non può tirarsi indietro. Che poi il rapporto tra cattolicesimo e suini ha un argomento inconfutabile: il grande san benedetto, il fondatore dei benedettini, era di norcia, dove i salumi sono qualcosa di mistico, mangiare maiale a norcia è come trovare l'alpeh, la visione della totalità, passato, presente e futuro, nello stesso momento. Comunque sia, Calderoli è un probabile ministro del quarto governo Berlusconi, già alcuni stati hanno protestato (dal tg di raiuno non si capisce se ufficialmente o singole dichiarazioni) tutta l'italia sostiene Calderoli (dai tg pare che pure l'opposizione si sia espressa contro ogni giudizio straniero sulla possibile nomina, come di interferenza nelle meccaniche della nostra democrazia).
Credo che se cominciamo così, nel giro di qualche mese le violenze in nome di cristo e di maometto si moltiplicheranno, e noi cristiani dovremmo volere bene a Calderoli come nostro leader e maestro di etica, il maiale come nostro simbolo trionferà e spargeremo di urina di porco tutto il sacro suolo italiano così come alcuni leghisti avevano fatto sui terreni dove era progettata la realizzazione di una moschea.